giovedì 24 febbraio 2011

Un momento di pace..

[Foto trovata sul web...se il soggetto dovesse capitare qui e si sentisse offeso...affari suoi! No scherzo, provvederò alla rimozione perchè so di essere obbligata giuridicamente, argh!]
 LINGUAGGIO ESPLICITO
Ormai è impossibile anche prendere un momento per sè.
Dopo mesi di clausura da studio riesco finalmente a sedermi al sole, su una bella panchina, a leggere un bel libro in un parchetto che guarda il Lario. Sottofondo di uccellini che canticchiano, nonne a passeggio con i nipotini, pensionati che guardano i lavori in corso del lungolago...e qualche panchina più in là, giovani fesciòn, che sicuramente hanno bigiato da scuola. Bevono birra, sbraitano come ovini e vogliono far sapere a tutta la città che hanno voglia di scopare. Ora capisco perchè non sono andati a scuola, mica si parla di figa lì! Ehi ehi ehi...non prendetemi per bigotta! Ero una marciona e non mi scandalizzo tanto per una birra, per il fatto che abbiano saltato la scuola o perchè dicono parolacce in modo a dir poco ridicolo!
Sarà che l'essere umano difficilmente riesce a farsi gli affari propri, sarà che la mia concentrazione vacilla dopo mesi e mesi di libri di diritto, o forse sono loro che hanno un tono veramente fastidioso. Forse è tutto questo insieme. Fatto sta che non riesco a non guardarli, di tanto in tanto, perplessa. L'apoteosi viene raggiunta quando questi esseri lanciano le bottiglie vuote tra gli alberi. Ecco! Inizialmente mi sale una rabbia accecante e vorrei tanto andare a dirgliene due a quei mandrilli col pannolone..ma poi mi rammento delle raccomandazioni di mamma e fidanzato che sono convinti che se mi ostino ad esternare ciò che penso qualche giorno qualcuno mi prende a botte. Rinuncio. Allora mi assale una tristezza infinita...oltre ai soliti pensieri che affiorano di fronte a cotanta stupidità: "eh ma io da giovine non ero mica così!"...soltanto che questa volta è vero! Non penso di aver raggiunto mai un livello così basso di, ma neanche intelligenza, chiamiamola lucidità mentale! Sì ok, non ho nemmeno mai bigiato la scuola, forse sono io l'anormale....Ma sicuramente non ho mai gettato alcun tipo di rifiuto in un posto diverso dal cestino della spazzatura...meglio se differenziata! (ma so che chiedo troppo!
Ecco allora la tristezza...perchè di fronte a certe immagini non faccio altro che rendermi conto con chi devo dividere il mondo..sia chiaro non mi interessa granchè del resto ma se dei ragazzetti di 15 anni, che sì hanno la voglia adolescenziale di andare contro le regole, non hanno rispetto dell'ambiente mi cadono veramente le braccia..non ditemi che da adulti cambieranno perchè è da queste piccole cose che si capisce lo stile di vita che prenderà una persona. Io ad esempio, che sono una terrorista ambientalista, che mi incazzo per ogni mozzicone che incotrano i miei piedi per strada, posso raccontarvi la storiella di me che a pochi anni di età, massimo 2 dalle testimonianze di mamma, me ne stavo sul seggiolone del carrello della spesa e tra le manine serrate tenevo le cartacce di caramelle o quant'altro, che poi consegnavo in vista di una spazzatura. E qui non  è questione di essere una bambina prodigio (perchè non lo sono!!) e mi rendo conto che pretendo davvero tanto, troppo. In fondo non so nemmeno perchè l'ho raccontato.

3 commenti:

  1. si chiama educazione...
    la famosa educazione.
    Quella che ti danno o quella che ti prendi.
    Bestie...

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  2. "...ma poi mi rammento delle raccomandazioni di mamma e fidanzato che sono convinti che se mi ostino ad esternare ciò che penso qualche giorno qualcuno mi prende a botte"

    hai fatto bene Giada, visto che eri da sola, avresti corso un rischio dal quale è meglio mache giri a distanza, tuttavia non posso non rammaricarmi del fatto che questa reazione è diventata uno sport nazionale.

    ho ricordi di quando, da ragazzo, gli adulti del paese, se ci beccavano a far marachelle, non ce ne facevano passare una. Credo che fosse una cosa buona.

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  3. Avrei voluto scriverlo io un post così.
    Ben scritto, ben fatto.
    Ma, soprattutto, denso di sensibilità.
    Quella che non puoi ormai più condividere che non con poche persone poichè la massa, negletta, è intenta a fare i cavoli propri, a perseguire il proprio tornaconto nella vita, in disprezzo di tutti gli altri.
    Poche regole da seguire sarebbero necessarie per vivere bene tutti.
    Ma ognuno continua a giocare solo il suo gioco.
    E' come giocare a carte tutti insieme mentre uno gioca a poker, l'altro a scopa, l'altro a scala 40 e l'altro ancora ad assopigliatutto.
    Una vera e propria Torre di Babele.
    Ciao

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