giovedì 17 febbraio 2011

Buon compleanno Italia #2

Manca un mese alla celebrazione dei 150 anni dell'unità d'Italia, e non si fa altro che discutere sul fatto se sia lecito festeggiare o no...chi dice che bisogna festeggiare per far credere agli italiani che gli interessa qualcosa del paese...chi dice che non bisogna festeggiare perchè....(ma voi capite cosa dice??)...chi sostiene che bisogna festeggiare alla grande soltanto per contraddire quelli dell'altro schieramento.....e insomma...sapete di cosa sto parlando.

Stasera però mi è giunta all'orecchio una frase di un Ministro che diceva una cosa tipo "Gli italiani devono comprendere i motivi per i quali si deve festeggiare"...
Domanda: qualcuno mi illustra questi motivi? Sapete io sono cinica e polemica e di motivi buoni non me ne vengono proprio in mente!
Chi mi aiuta? Dovrò pur scrivere gli auguri il 17 marzo!
Dai! Avete un mese di tempo!

16 commenti:

  1. E' palese che non ci sia niente per cui festeggiare,ma allo stesso tempo questo potrebbe essere un motivo di svolta morale italiana!Che significa?Noi siamo assolutamente privi di patriottismo,non ne abbiamo!Tutto quello che avevamo ce lo siamo giocati durante un ventennio del '900.Successivamente per forze maggiori ci è stato quasi "vietato" di sentirci italiani(partendo dalla legge Scelba del 1952,legge INDISPENSABILE ma forse mal'interpretata),quindi secondo me al giorno d'oggi effettivamente non abbiamo cosa festeggiare,non ne facciamo parte!Dovremmo smetterla di fare i "piagnoni" e dovremmo iniziare a sentirci un po' più italiani,con pregi&tanti difetti,ma dovremmo iniziare.Magari un giorno potremo anche festeggiare.
    Naturalmente questa è solo la punta dell'iceberg,tutto questo discorso implica una smisurata lista di cose da fare,ma 'sta nazione va a rotoli anche perché noi non la sentiamo nostra e come tale non la "curiamo" come si dovrebbe.

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  2. Te lo spiega Roberto

    http://www.youtube.com/watch?v=22n4diWqegY

    Gli italiani dovrebbero solo spegnere la tv e accrescere la propria cultura. Sarebbero grandiosi e salverebbero il mondo. Ma non lo faranno, non lo faremo. Perchè siamo ignoranti e lo siamo sempre stati.(come quelli che applaudono forte nel video).
    La visione che ci tiene uniti (fin sall'inzio)riecheggia da migliaia di anni e secondo me ha un valore, non si può negare Benigni quando dice che l'Italia è nata prima come cultura e dopo come nazione...
    Ci salvano i "solisti", gli "illuminati" quelli che hanno capito,che lo hanno fatto e che continuano a farlo..per noi(e per loro). Quando guardo questo video e quando ci penso ho i brividi, ho la sottile consapevolezza di fare parte di qualcosa che gli altri al di là delle alpi,dell'adriatico, dello ionio e del mare di Sardegna non hanno. E sfido tutti gli italiani onesti verso loro stessi e che leggono a dimostrare il contrario.
    E' ovvio, vicino all'oro c'è sempre la merda, ed è tragico che abbiamo prodotto anche strumenti del male, come la mafia.
    Però io festeggerò per questo e francamente non me ne fotte un cazzo di sapere cosa intedeva quel ministro probabilmente corrotto.
    Spesso mi vergogno di essere italiano, ma non è per colpa dell'Italia, è per colpa degli italiani (quelli ignoranti). Il fatto che ancora oggi dopo tutto, quando parte l'inno di mameli mi scatta qualcosa dentro pur non essendo di destra,il vedermi sorridere quando incontro per caso il tricolore all'estero...sono la prova che per me sarà giusto festeggiare il 17 marzo...

    Non crediate che siano solo questioni storiche. Immaginate Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Peppino Impastato, Ambrosoli, e chissà quanti altri... personaggi così non potevano non essere profondamente italiani e guardacaso erano tutti profondamente legati all'Italia...

    sbaglio?

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  3. ah..ho saputo che Benigni ha fatto qualcosa a Sanremo per l'unità d'Italia...beh con il mio commento è solo una coincidenza, non ho la tv e non sapevo nulla...
    Cercherò su youtube la sua esibizione ma immagino che abbia solo confermato quello che dice nel video sopra..
    ciao

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  4. Direi che una festività solenne del 150° anniversario della nascita dello Stato unitario più che essere festeggiata va celebrata.
    L'Italia come Nazione è molto giovane, poi come Repubblica è nata l'altro ieri, bisogna tenerne conto.
    Proprio perché così giovane nei commenti che precedono avverto l'esigenza di una rifondazione della morale e la necessità di coltivare la cultura piuttosto che lo stupidario televisivo.
    Ma credo sia fatica sprecata, non avverrà.
    Se si vuole individuare una responsabilità credo che vada divisa a metà, parte alla TV commerciale, parte all'indole nazionale che non risparmia nessuno, nord - centro - sud - isole.

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  5. Tutti ottimi interventi quelli sopra al mio.
    Non ha senso parlare di unità d'Italia quando l'interesse per se stessi ed il proprio tornaconto prevale su tutto.
    Ed è ancora peggio apprendere che "la scuola" non ha saputo insegnare lo spirito patriottico, la civiltà, l'educazione, il saper vivere in comune.
    Come se tali cose si potesero apprendere solo da altri e non comprese con il solo ragionamento.
    Il popolo, la massa, è ancora troppo condizionabile per la sua ignoranza e, quello che viene chiamato spirito patriottico, non è altro che l'atavico bisogno di appartenere ad un gruppo perchè in gruppo si è più protetti, ci si sente al sicuro.
    ED infatti tutti ad appartenere ad una religione, tutti ad avere una squadra, un partito, una famiglia sempre e solo alla ricerca di qualche forma di protezione.
    Altro che unità d'Italia. L'individuo è ancora così confuso, frammentato, diviso, ignorante che non ha pace neanche con se stesso. Figurarsi in una comunità.
    Ciao

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  6. Grazie a tutti per i commenti!! Mi piacciono questi dibattiti!
    Credo che avrò qualcosa da scrivere il 17 marzo! :)

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  7. Molte volte sono un cinico ed estremamente pratico, mi spiego. Quest'anno il calendario perdeva un giorno festivo in quanto la pasquetta ed il 25 aprile combaciano, quale occasion migliore di proporre un festivo senza incidere sui giorni lavorativi e la produttività? Si è creato un caso ed attenzione verso una ricorrenza che il variegato, poco unito e un tantino razzista italico paese aveva ed ha.

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  8. sono andato a vedermi il pezzo di Benigni a Sanremo...beh devo dire che mi ha fatto piacere, ma una frase più di tutte mi ha colpito (oltre al "SVEGLIATEVI italiani" riferendosi al verso "l'Italia s'è desta...") il vecchio motto latino "Divide et impera" credo sia la sintesi perfetta del motivo per cui non andiamo avanti. Divisi si litiga e basta tifando come allo stadio, uniti invece si fanno le rivoluzioni.
    Ciao

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  9. che senso ha festeggiare anniversari di un'unità che non esiste più?

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  10. Sorprende leggere da un napoletano che “Non ha senso parlare di unità d'Italia quando l'interesse per se stessi ed il proprio tornaconto prevale su tutto”. Ma è sempre stato così? Non credo. Per arrivare alla data del 17 marzo 1861 e proclamare che l’Italia non era più e solo una espressione geografica, in tanti non hanno mostrato interesse per sé stessi o solo sé stessi.
    Anche l’affermazione circa l’incapacità della scuola a insegnare tutte le belle virtù che enumeri è dato di oggi o di sempre?
    Io ho 73 anni e credo che l’oggi è pessimo, l’ieri o l’altro ieri andava un tantino meglio.
    Già l’affermare il predominio del ‘solo’ ragionamento, finalizzato all’apprendimento, pare un errore metodologico. Si può ragionare in base a ciò che si sa e alle contingenze che sono oggetto del ragionamento.
    “… lo spirito patriottico, la civiltà, l'educazione, il saper vivere in comune” possono mai essere conseguenza del solo ragionamento? O non sono l’effetto dell’insegnamento nella famiglia e nella scuola? Effetto di ciò che si impara o del ragionamento? Sai, a mio avviso sono soprattutto sentimenti, io ce li ho e li ho sempre avuti, mi sono stati inculcati (non insegnati) in famiglia e nella scuola.
    Piuttosto, se le due istituzioni, la cellula base della società, la famiglia, e il dovere dello Stato di insegnare nelle scuole pubbliche sono degradati fino all’attuale stadio di putrefazione il risultato è il non credere a nulla, salvo il tornaconto personale.
    Le masse sì, questo è vero, sono condizionabili, oggi più che mai, in positivo e in negativo. Dal 1994 in poi sicuramente e sistematicamente in negativo, salvo qualche breve ed illusoria parentesi.
    Nella data odierna v’è uno strapotere, economico – mediatico – politico, concentrato in una sola persona che non lascia ben sperare per il futuro, specie dopo la congiunzione astrale negativa col nord dell’Italia.
    Non senza considerare che la ricerca di una ‘forma di protezione’ è tutt’altro che negativa e che ci sono atei, apolidi, apartitici, indifferenti a tifoserie politiche e che l’individualismo, specie in forme esasperate, anch’esso non è un fenomeno comune, mentre la confusione è generata dall’ignoranza e dalla irrequietezza del tempo che viviamo oggi.

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  11. Sarò pessimista ma... non vedo nulla di cui festeggiare! :(

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  12. CELEBRARE, NON FESTEGGIARE IL 150° ANNIVERSARIO DELL'UNITA' D'ITALIA. SALVO CHE QUALCUNO NON SI SENTA ITALIANO E ALLORA SE NE VADA DOVE STA MEGLIO CHE IN ITALIA.

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  13. Grazie a tutti per i nuovi commenti, graditissimi!

    Sig. Luigi le chiedo un favore..visto che i suoi commenti appaiono in grassetto (a proposito come fa?) può evitare di scrivere anche in maiuscolo?

    Buona giornata a tutti!

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  14. Il maiuscolo lo uso solo per i commenti brevi (non significa che sto urlando) perché li faccio direttamente sul blog e 73 anni leggo meglio il maiuscolo.

    Per quelli più lunghi li preparo su un documento word e poi copia/incolla sul blog, settore commenti.

    Per il grassetto devo scriverti una mail, qui non è possibile dirti come fare.

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  15. Spero che non abbia interpretato scortese il mio commento. Non immaginavo fosse un problema di vista...non mi è mai capitato di dover moderare i commenti ma il maiuscolo lo trovo, come altre persone, abbastanza fastidioso. Nel suo caso faccio un'eccezione!
    PS- Grazie per la mail!

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  16. Grazie per l'eccezione, vedrò di non approfittarne.
    No, non era scortese il tuo commento.
    Mi è accaduto anche altre volte. Ciao.

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