martedì 15 marzo 2011

Consumo critico #11: Shell e Total

SHELL OIL CO - ROYAL DUTCH
INDIRIZZO PRINCIPALE: Shell Plaza P.O. Box 2463 Huston, TX 77252 USA.
www.shell.com
IN ITALIA: P.zza dell'Indipendenza, 11/b 00185 Roma.
www.shell.it
La comunità degli Ogoni nella Nigeria meridionale sta sostenendo una campagna contro i danni all'ambiente e alle risorse agricole causati dalla Shell. Lo scrittore nigeriano Ken Saro-Wiwa, premio Nobel alternativo per la pace e leader del movimento per la sopravvivenza del popolo Ogoni, è stato impiccato insieme ad altre otto persone dal regime nigeriano, nonostante le pressioni dell'opinione pubblica internazionale (nel 1995 ancora non esistevano i social network e tutte le persone indignate per un'impiccagione! N.d.R.). Secondo Greenpeace questa uccisione incrinerà fortemente il nome della Shell.
Estrazione petrolifera e violazione dei diritti umani sono spesso drammaticamente correlati, soprattutto nel sud del mondo. La Nigeria è uno dei maggiori produttori di "oro nero". La Shell estrae in Nigeria sin dal 1958, ma nel paese africano la ricchezza è rimasta nelle mani di pochi. Le popolazioni che vivono lungo il delta del fiume Niger si sono ribellate alla perdita di terra sottratta senza giusti compensi, scatenando così la reazione violenta del regime militare. Il rapporto "The price of oil" ha documentato le sistematiche violazioni nelle zone petrolifere nigeriane. La compagnia di stato Nigerian National Petroleum Corporation ha costituito società operative con Shell, Elf, Agip, Chevron, Mobil, Phillips Petroleum, Texaco. Le azioni di boicottaggio sono rintracciabili su www.essentialaction.org/shell (purtroppo non più, ma è ancora attivo questo link N.d.R.). Sul sito del Mosop Canada si trova molto materiale sulla storia del movimento e sul ruolo di Shell in Nigeria (in realtà www.mosopcanada.org rimanda a tutt'altro N.d.R.).
Nel 1991 la Shell violava il codice di condotta della Comunità Europea sottopagando i lavoratori (salario al di sotto del minimo legale). 
La Shell Billiton (filiale Shell) minaccia una vasta area della foresta amazzonica, in Brasile, per la costruzione di dighe per centrali idroelettriche. L'energia elettrica prodotta serve a far funzionare un complesso di miniere.
Nel 1997 la Shell si è imbarcata in una nuova impresa in Colombia generando elevati profitti ma condannando la popolazione locale (comunità U'wa -il link rimanda a Wikipedia in inglese, la pagina italiana si riduce a 2 righe-) alla morte. La Comunità U'wa ha deciso di ricorrere al suicidio collettivo piuttosto che permettere alla Shell di profanare la propria terra (con la minaccia del suicidio collettivo gli U'wa vinsero contro l'insediamento della multinazionale. Oggi sono alle prese con un'altra lotta contro Ecopetrol. Queste sono le informazioni frammentarie che sono riuscita a trovare).
Nel 1997 la Shell è entrata anche in Perù, nella regione Camisea, pre trivellare alla ricerca di gas naturale. Nonostante la promessa di rispettare l'ambiente, ha distrutto foreste primarie scavando oltre 100 pozzi (Fonte: Altraeconomia n.9, settembre 2000).*
*N.d.R. Così come sul sito americano, il sito italiano di Shell ha dedicato una sezione "Ambiente e società" dove è premesso: "Contribuire ad uno sviluppo sostenibile è parte integrante del nostro modo di fare business. Mentre lavoriamo per contribuire a soddisfare i crescenti fabbisogni energetici a livello mondiale, il nostro obiettivo è quello di portare benefici alle comunità locali e a ridurre gli impatti delle nostre operazioni, confrontandoci anche con le emissioni di gas ad effetto serra. Ci teniamo alle nostre persone e i nostri valori base di onestà, integrità e rispetto delle persone sono stati inseriti da più di 30 anni nei Principi Generali di Comportamento Shell".
TOTALFINA-ELF
INDIRIZZO PRINCIPALE: Totalfina-Elf 24 Cours Michelet, 92069 Paris, France.
www.total.com
IN ITALIA: Total Italia S.p.A., Via Costanza Arconati 1, 20135 Milano.
www.totalitalia.it
Il gruppo nasce nel 1999 dalla fusione delle francesi Total ed Elf Aquitaine con la belga Petrofina. Il colosso petrolifero (quarto al mondo) fattura oltre 67 miliardi di euro, occupa 150.000 persone (dati al 1999) ed è presente in più di 100 paesi. Attiva nei settori dell'estrazione, della raffinazione e lavorazione del petrolio e derivati, vanta corposi interessi in campo energetico e finanziario e bancario. In Italia è presente con le società Spontex Italia S.p.A. (quella della pubblicità del tenero riccio che monta una spugna N.d.R.) e Mapa Italia S.p.A., di cui distribuisce i marchi (guanti e spugnette). 
Si può comprendere che un'azienda petrolifera possa incorrere in incidenti di percorso che provocano negative conseguenze sull'integrità dell'ambiente naturale, ma non sono accettabili comportamenti finalizzati ad alzare un velo d'ostruzionismo per impedire l'accertamento della verità: TotalFina-Elf ha invece concluso con il governo francese un accordo per mantenere la segretezza sull'azione di recupero del materiale, sembra bitume cancerogeno, fuoriuscito dalla nave Erika, affondata il 12 dicembre 1999 al largo delle coste bretoni in Francia (Fonte: Il Manifesto, 2 aprile 2000).
Il gruppo detiene una rilevante quota della FIBA (French International Bank of Africa), sotto inchiesta per vari illeciti. 
La politica finanziaria del gruppo (secondo Le Monde Diplomatique 2 /2000 e 4/2000) sembra orientata ad agevolare uomini di governo e regimi oppressivi per ottenere favori (finanziamento di armi in Congo, sostegno finanziario del regime militare in Brimania).
Sono in corso boicottaggi nei confronti della TotalFina-Elf per la suapresenza in Brimania (Fonte: Ethical Consumer 58/99) e per il suo ostruzionismo in occasione del disastro ambientale provocato dalla nave Erika (Fonte: Impact Enterprises 12/99). 
E' presente un reticolo non chiaro tra attività petrolifere, politica e finanza.**
** N.d.R. Sul sito italiano della Total non si trova alcun riferimento alla politica aziendale. Invece su Total.com, già in homepage è possibile individuare la dicitura "energie alternative". Mentre nella sezione "Nos enjeux/Our challanges" sono presenti diverse schede tra le quali "protezione dell'ambiente" o "salvaguardia della salute e sicurezza".
A noi rimane la scelta. Considerare queste informazioni come puro marketing oppure come un serio tentativo di riparare ai danni precedentemente causati.
 
Tratto da: Miniguida al consumo critico e al boicottaggio. Realizzata da Movimento Gocce di giustizia. Ed. La Tortuga (ed. 2003).
Post introduttivo all'argomento consumo critico qui.
Elenco prodotti Shell e Total e altre multinazionali qui.
Atre informazioni sulle multinazionali potete trovarle su Transnationale.

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