martedì 26 ottobre 2010

La strada verso la coerenza #1


Se posso raccontare e condividere con voi le mie esperienze in fatto di vivere etico (qui), non vedo perchè non scrivere e descrivere la mia strada verso la coerenza. Incoerentemente. I miei errori di persona qualunque.
Fino a poco tempo fa tutte le questioni che adesso condivido tramite questo blog non riuscivo a concepirle così nitidamente. Sentivo che intorno a me, nello stile di vita che seguivo, c'era una nota stonata ma non riuscivo a coglierla. Poi pian piano parlando con persone con molta più esperienza di me, leggendo libri, guardando film e documentari ho cominciato a percepire questa stonatura.
Non pretendo di aver capito quale sia la verità ma la mia intenzione è quella di perseguirla attraverso le azioni corrette nella vita di tutti i giorni, nelle scelte circa lo stile di vita da seguire, nel rifiuto di certe dottrine imposte (non solo politiche o religiose). Non mi considero un illuminata, non penso di essere migliore di altri; anzi sono consapevole di essere ancora una bambina che si trova di fronte a qualcosa di veramente grande, complicato e forse impossibile da conoscere.
Qualcuno mi ha dato della "capitalista" perchè, per dirla in modo comune, "predico bene e razzolo male", predico il boicottaggio ma ho una vita agiata, critico gli opportunisti e poi non sono coerente nella mia vita. Posseggo i surplus tipici della mia società: un pc, una moto tutta per me, sono studentessa universitaria fuoricorso da mille anni e non mi faccio mancare nulla. Che ho tutto il desiderabile, e ben oltre, non lo mettevo in dubbio nemmeno quando a 9 anni chiedevo una bambola nuova. Ma arrivare ad un certo punto della propria vita e prendere la decisione di vivere in una determinata maniera, non me ne vogliate -è una parola che leggete molto qui-, di vivere eticamente (dove eticamente non significa vivere in una grotta con indosso solo un saio, ma significa essere consapevoli di ciò che si acquista, pretendere che le imprese offrano prodotti non dannosi e producano nel rispetto dell'ambiente, dei lavoratori, dei consumatori,.. ed essere consapevoli delle scelte che si compiono per la propria vita) per quanto mi riguarda è motivo di grande soddisfazione personale. Quello che ho capito (che non è nemmeno tutto) l'ho appreso cercando informazioni che poi ho messo "a giudizio" con la mia coscienza e mi sono resa conto che vivere come, mi permetto un azzardo, ci viene imposto (e qui si và ben oltre la romantica idea adolescenziale del "combattere il sistema" perchè lo stile di vita ci viene imposto nelle più piccole sciocchezze, come ad esempio nella pubblicità) non fa proprio per me, non l'ho trovato corretto. E' naturale poi che non si può pretendere di cambiare da un giorno all'altro, il cambiamento è progressivo e và di pari passo con ciò che si apprende e con l'esperienza.
Chi mi ha dato della capitalista mi ha fatto riflettere proprio su questo. Non vorrei mai che leggendo ciò che scrivo su questo blog si intravveda una persona che sia capace solo di predicare buoni propositi senza, però, agire di conseguenza. Io sto imparando, ora e nel futuro, e non pretendo di dare lezioni a nessuno; tuttalpiù condividere la mia esperienza e le informazioni che possono essere utili anche agli altri (come ad esempio quelle sulle multinazionali).
Il fatto è, com'è giusto e naturale che sia, che per coloro che si imbattono in persone che sono alla ricerca di un cambiamento così radicale, che sconvolge totalmente le regole implicite che la società di oggi si è autoimposta, è molto facile pretendere una trasformazione totale e definitiva da queste stesse. Forse perchè questo gli darebbe modo di provarci. Invece la difficoltà e l'impossibilità di vedere subito dei cambiamenti li spaventa e li porta al rifiuto.
Vi risparmio altre analisi da psicanalista della mutua, quale sono, e spero che dopo tutto questo popò di discroso abbiate capito le mie intenzioni, buone e disinteressate.

Giada Iovino

2 commenti:

  1. mah...
    il consumo "etico" è senza dubbio apprezzabile ma nel mio caso assolutamente insostenibile.

    Prima di parlare di etica, smettila di mangiare animali. Carciofa!

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  2. Pianino pianino...si arriva a tutto....

    Per il resto io ci provo..non mi sta costando nulla....anzi, tutto l'opposto!!

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