In Italia è così.
Muore assassinata, investita o comunque in condizioni tragiche una persona e il paese insorge: giustizia! pena di morte! castrazione chimica! Quando, per quanto possa dispiacere, nella situazione ci sono coinvolti solo i parenti della vittima e la questione dovrebbe essere risolta, nel loro rispetto, a riflettori spenti senza creare uno show patetico.
La collettività dovrebbe, invece, ritenersi offesa nella sua completa totalità quando vengono scoperti scandali nei quali sono coinvolti uomini dello stato, politici, imprenditori e criminalità organizzata. Faccio un esempio recentissimo, così che nessuno può dire che non sa di che cosa sto parlando. Proprio ieri è stato condannato in primo grado Calisto Tanzi, imprenditore, proprietario di Parmalat, l'impresa che ha mandato in bancarotta. Era già stato condannato (in secondo grado) per aggiotaggio. Ragazzi: bancarotta fraudolenta e aggiotaggio....se non c'è coinvolta la collettività qui...
Il signorotto ha creato un debito di 14 MILIARDI di euro (già alla fine degli anni '80 ammontava a centinaio di miliardi di lire, le difficoltà finanziarie -scoperte solo nel 2003- erano già rilevabili agli inizi degli anni '90), mandando sul lastrico piccoli azionari e i risparmiatori che avevano investito in bond (soltanto questi ultimi hanno ricevuto un parziale risarcimento). Ha corrotto -dagli anni '80- esponenti politici (di tutti gli schieramenti...e sono gli stessi che sono in Parlamento ancora oggi!!!!!) in modo che venissero approvate leggi a favore della commercializzazione di alcuni prodotti, in modo che venissero nominate determinate persone a capo di banche, in modo da comprare spazi pubblicitari, eccetera eccetera.
Tutte queste cose sono scritte nero su bianco su Wikipedia alla voce "crac Parmalat" (certo l'enciclopedia elettronica offre soltanto un riassunto di ciò che è successo, ma vi assicuro che è già una buona base di informazioni), non bisogna essere degli economisti per capirle o venirne a conoscenza..bisogna soltanto avere la voglia di informarsi e di sapere.
Ma il punto sul quale voglio premere è un altro. La condanna per bancarotta è stata fissata per 18 anni di reclusione, ma se si tiene conto che si andrà in Appello, in Cassazione con i tempi della nostra giustizia, e il caro Tanzi ha già 72 anni ed è in preda ad acciacchi -tutti dolorini che quando distribuiva mazzette evidentemente non avvertiva- .....come dite voi in "galera" non ci starà per molto...ed è proprio qui il punto! Non mi sembra di aver sentito gli italiani indignati, non mi sembra di aver sentito inneggiare alla pena di morte...e dire che si tratta di un ladro, di un corruttore, di una persona disonesta che, in collaborazione con i politici disonesti, ha contribuito a mandare in malora il nostro bel paese. Possibile che non si incazza nessuno? Un omicidio è un fatto gravissimo, chiaro, ma non deve diventare una questione di stato, un motivo per fare spettacolo (perchè è questo che ormai è diventato), non deve essere nemmeno strumentalizzato per creare panico tra la gente.
In una situazione come quella di Parmalat si tratta di aver buttato merda su tutti. Certo perchè strumentalizzare un fatto che, in fondo, è semplicemente l'apoteosi di un modo di vivere all'italiana?
Giada Iovino
Muore assassinata, investita o comunque in condizioni tragiche una persona e il paese insorge: giustizia! pena di morte! castrazione chimica! Quando, per quanto possa dispiacere, nella situazione ci sono coinvolti solo i parenti della vittima e la questione dovrebbe essere risolta, nel loro rispetto, a riflettori spenti senza creare uno show patetico.
La collettività dovrebbe, invece, ritenersi offesa nella sua completa totalità quando vengono scoperti scandali nei quali sono coinvolti uomini dello stato, politici, imprenditori e criminalità organizzata. Faccio un esempio recentissimo, così che nessuno può dire che non sa di che cosa sto parlando. Proprio ieri è stato condannato in primo grado Calisto Tanzi, imprenditore, proprietario di Parmalat, l'impresa che ha mandato in bancarotta. Era già stato condannato (in secondo grado) per aggiotaggio. Ragazzi: bancarotta fraudolenta e aggiotaggio....se non c'è coinvolta la collettività qui...
Il signorotto ha creato un debito di 14 MILIARDI di euro (già alla fine degli anni '80 ammontava a centinaio di miliardi di lire, le difficoltà finanziarie -scoperte solo nel 2003- erano già rilevabili agli inizi degli anni '90), mandando sul lastrico piccoli azionari e i risparmiatori che avevano investito in bond (soltanto questi ultimi hanno ricevuto un parziale risarcimento). Ha corrotto -dagli anni '80- esponenti politici (di tutti gli schieramenti...e sono gli stessi che sono in Parlamento ancora oggi!!!!!) in modo che venissero approvate leggi a favore della commercializzazione di alcuni prodotti, in modo che venissero nominate determinate persone a capo di banche, in modo da comprare spazi pubblicitari, eccetera eccetera.
Tutte queste cose sono scritte nero su bianco su Wikipedia alla voce "crac Parmalat" (certo l'enciclopedia elettronica offre soltanto un riassunto di ciò che è successo, ma vi assicuro che è già una buona base di informazioni), non bisogna essere degli economisti per capirle o venirne a conoscenza..bisogna soltanto avere la voglia di informarsi e di sapere.
Ma il punto sul quale voglio premere è un altro. La condanna per bancarotta è stata fissata per 18 anni di reclusione, ma se si tiene conto che si andrà in Appello, in Cassazione con i tempi della nostra giustizia, e il caro Tanzi ha già 72 anni ed è in preda ad acciacchi -tutti dolorini che quando distribuiva mazzette evidentemente non avvertiva- .....come dite voi in "galera" non ci starà per molto...ed è proprio qui il punto! Non mi sembra di aver sentito gli italiani indignati, non mi sembra di aver sentito inneggiare alla pena di morte...e dire che si tratta di un ladro, di un corruttore, di una persona disonesta che, in collaborazione con i politici disonesti, ha contribuito a mandare in malora il nostro bel paese. Possibile che non si incazza nessuno? Un omicidio è un fatto gravissimo, chiaro, ma non deve diventare una questione di stato, un motivo per fare spettacolo (perchè è questo che ormai è diventato), non deve essere nemmeno strumentalizzato per creare panico tra la gente.
In una situazione come quella di Parmalat si tratta di aver buttato merda su tutti. Certo perchè strumentalizzare un fatto che, in fondo, è semplicemente l'apoteosi di un modo di vivere all'italiana?
Giada Iovino
Cara Giada, hai ragione dicendo che è "l'apoteosi di un modo di vivere all'italiana" ma è anche vero che gli italiani sono parte di un popolo quanto più ignorante. Io stessa molte delle cose che hai scritto non le conoscevo o almeno non fino in fondo (e sicuramente ci sarà anche dell'altro). Tanzi fece clamore quando il caso uscì fuori. Qualche tempo fa al tg passarono la notizia che erano stati ritrovati altri bene di Calisto per un ammontare pari allo stipendio mio di tutta una vita ma la notizia non fece scalpitare nessuno perché i media ne parlano così poco e celatamente che nemmeno te ne accorgi.
RispondiEliminaE poi diciamoci la verità se non ne parla Barbara D'Urso o il viscidone di Giletti chi le sa ste cose?
(richiesta: mica li metteresti i caratteri un po' più grandicelli? anche di poco, sono giovane ma ho gli occhietti di un pensionato!)
Ciao streghetta!
RispondiEliminaHo sistemato i caratteri dimmi un po' se vanno bene! (e grazie per avermelo suggerito!)
Riguardo a ciò che ho scritto vorrei precisare che io certo non sono una tuttologa! Anzi mi ritengo abbastanza ignorante e se prima di scrivere questo post non fossi andata ad informarmi su quanto successe in Parmalat ti assicuro che avrei saputo quanto te!
Forse basterebbe un po' di curiosità...o almeno un po' di buon senso e non parlare a vanvera quando non si conoscono le cose!
Ma purtroppo, come dici tu, ormai siamo totalmente alienati dal sistema Giletti e company..
Grazie per essere passata di qui! :)
Siamo sulla stessa lunghezza d'onda, anche sull'estinzione dell'essere umano da te citata nella letterina a babbo socio...oggi l'indignazione è per il clamore dell'evento, pompato a dismisura e a seconda delle occasioni dai "signori" media che gestiscono a piacimento la "notizia" per il piacere delle masse assuefatte e poco inclini al pensiero indipendente, e questo post è troppo indipendente per indignare.
RispondiEliminaUn saluto.